Chiese, conventi, monasteri e santuari custodiscono la parte più consistente del patrimonio artistico dei territori attraversati dalla Ciclovia dei Parchi. Un repertorio monumentale che rievoca tutte le influenze stilistiche da cui la regione interna è stata attraversata, dal medioevo in avanti, romanico, gotico, classico, barocco, e che ingloba manufatti di raffinata produzione artigianale con opere pittoriche e scultoree di grande pregio. Tra queste emergono le tele di Mattia Preti, oggi nel Museo Civico di Taverna, il paese ai piedi della Sila piccola che diede i natali all’artista del Seicento che Vasari definì secondo solo a Caravaggio. In ambito scultoreo, va segnalata la stupefacente produzione calabrese di Antonello Gagini che ha fatto parlare di Rinascimento in Aspromonte, opere legate in particolare alla Madonna e tra le quali spicca l’Annunciazione della chiesa di S. Teodoro Martire di Bagaladi, realizzata nel 1504. Di una importante famiglia di artisti parla ancora la Calabria aspromontana, si tratta di Francesco, Vincenzo e Gaetano Jerace di Polistena, pittori e scultori molto affermati a Napoli tra Ottocento e primo Novecento, di cui il Museo Civico custodisce un cospicuo numero di opere pittoriche e scultoree.
Tanti i Musei diffusi lungo il tracciato della Ciclovia che raccontano storia, arte, arte sacra, industria, paesaggio e tradizioni.